Kong Qiu


Confucio, il "Gigante"


Kong Qiu                                          
Zengzi disse: «Ogni giorno su tre punti esamino   
me stesso: nell'agire per gli altri sono stato leale?
Nei rapporti con gli amici sono stato di parola?
Mi sono applicato a quel che mi fu trasmesso?».
Xue Er, 4

Il Maestro disse: 
«Chi governa con la virtù è come la stella polare,
che sta ferma al suo posto,
mentre tutte le altre le girano intorno».
Wei Zheng, 1

Il Maestro disse: «Se lo guidi con le leggi e lo 
regoli con le pene, il popolo mirerà a evitarle, 
e sarà senza vergogna. Se lo guidi con la virtù 
e lo regoli con i riti, conoscerà la vergogna
e arriverà a migliorarsi».    
Wei Zheng, 3

Meng Wubo chiese della pietà verso i genitori.
Il Maestro disse: «Padre e madre siano in ansia solo
per le malattie dei figli».
Wei Zheng, 6

Ziyou chiese della pietà verso i genitori. Il Maestro disse:
«Per pietà verso i genitori oggi s'intende nutrire padre e madre.
Ma perfino cani e cavalli vengono nutriti.
Se manca la riverenza, che diversità c'è?».
Wei Zheng, 7

Il Maestro disse: «Ho parlato con Hui un giorno intero. Non ha
opposto nulla, come uno stupido. Dopo che se ne è andato, ho
esaminato la sua condotta quando era solo. Era tale, da poter
illustrare quel che avevo detto. Hui non è uno stupido».
Wei Zheng, 9

Il Maestro disse: « Di un uomo, osserva quel che fa; guardane
i motivi; scopri che cosa lo appaga. Un uomo, può nascondersi?
Può forse nascondersi?».
Wei Zheng, 10

Il Maestro disse: «Un uomo non di parola, non so a che valga.
Un grande carro senza giogo, un piccolo carro senza traversa                
fra le stanghe, come si può farli andare?».
Wei Zheng, 22 

Il Maestro disse: 
«Sacrificare ai mani altrui è adulazione.
 Vedere quel che è giusto e non farlo, è viltà».
Wei Zheng, 24

Il Maestro disse: «Nel tiro con l'arco, l'importante
non è trapassare il cuoio (bersaglio), giacché la forza
delle persone non è uguale. Questo è il criterio degli antichi».
Ba Yi, 16

Il Maestro disse: «L'ode Guan Ju: la gioa e non l'eccesso,
il dolore e non la lacerazione».
Ba Yi, 20    

Il Maestro disse: «Nelle sfere superiori non c'è magnanimità.
Si adempiono i riti senza riverenza. Si porta il lutto senza dolore.
Perché guardare a questo?».
Ba Yi, 26





Il Maestro disse: « Se il letterato che vuol seguire la Via si 
vergogna dei brutti vestiti e del cibo cattivo, non merita
discorrere con lui».
Li Ren, 9  

Il Maestro disse: «Nelle cose del mondo, il signore non ha
inclinazioni né prevenzioni: procede secondo il retto giudizio».
Li Ren, 10

Il Maestro disse: «Il signore ha in mente la virtù; il volgo il suo 
comodo. Il signore ha in mente le pene; il volgo i favori».
Li Ren, 11

Il Maestro disse: «Se si agisce per interesse,
si provoca risentimento».
Li Ren, 12

Il Maestro disse: «Il signore intende la rettitudine,
il volgo l'interesse».
Li Ren, 16

Il Maestro disse: «Quando vedete un uomo di valore,
cercate di eguagliarlo. Quando vedete uno privo di valore,
volgetevi all'interno a esaminare voi stessi».
Li Ren, 17
        
Il Maestro disse: «Nel servire padre e madre, correggerli gentilmente.
Se si vede che non ascoltano, pur con riverenza, non desistere.
Maltrattati, non risentirsi».
Li Ren, 18

Il Maestro disse: «L'età di padre e madre non può essere ignorata:
per rallegrarsene; per provarne paura».
Li Ren, 21

Il Maestro disse: «Gli antichi trattenevano le parole, per la vergogna
che avrebbero provato a non esserne all'altezza».
Li Ren, 22

Il Maestro disse: «Di rado si sbaglia per essersi limitati». 
Li Ren, 23

Il Maestro disse: «Il signore vuol esser lento nelle parole
e pronto nei fatti».
Li Ren, 24

Il Maestro disse: «La virtù non sta sola: avrà certo dei vicini».
Li Ren, 25

Ziyou disse: «Nel servire il sovrano, i rimproveri ripetuti portano
alla disgrazia. Nell'amicizia, i rimproveri ripetuti portano a estraniarsi».
Li Ren, 26



Il Maestro disse: «La Via non ha successo. M'imbarcherò in una
zattera e navigherò sul mare. Con me verrà certo You.» A sentir 
questo, Zilu era tutto contento. Il Maestro disse: «You è più
coraggioso di me, ma non ha giudizio».
Gongye Chang, 6

Il Maestro disse: «Non ho ancora visto un uomo fermo». Qualcuno obiettò:
«Shen Cheng». Il Maestro disse: «Cheng è dominato dal desiderio.
Come può essere fermo?».
Gongye Chang, 10

Zigong disse: «Quel che non voglio che gli altri facciano a me, io non voglio
farlo agli altri». Il Maestro disse: «Si, ancora non sei arrivato a questo».
Gongye Chang, 11

Zilu, se aveva imparato qualcosa e ancora non sapeva metterlo in pratica,
temeva solo di imparare altro.
Gongye Chang, 13

Zigong domandò: «Come mai a Kong Wenzi è stato attribuito il titolo di
sapiente?». Il Maestro disse: «Era di intelligenza sensibile e amava imparare,
non si vergognava di domandare agli inferiori. Perciò è detto sapiente».
Gongye Chang, 14 

Ji Wenzi rifletteva tre volte prima di agire. Come venne a saperlo,
il Maestro disse: «Basta due volte».
Gongye Chang, 19

Il Maestro disse: «Boyi e Shuqi non ricordavano le malvagità
passate, così verso di loro fu raro il risentimento».
Gongye Chang, 22

Il Maestro disse: «Basta. Non ho incontrato nessuno che sappia
riconoscere i suoi errori e accusarsi nell'intimo».
Gongye Chang, 26 





Il maestro disse: «Come era bravo Hui!  Un piatto di bambù di riso,
un mestolo di zucca d'acqua; abitava nel suo modesto vicolo. 
Un disagio simile, altri non l'avrebbero sopportato: ma  non mutava
la gioia di Hui. Come era bravo Hui!».
Yong Ye, 9

Ran Qiu disse: «Non è che la Via del Maestro non mi piaccia: 
mi mancano le forze». Il Maestro disse: «Se mancano le forze,
ci si ferma a mezza strada: ma tu fin da ora tracci un limite».
Yong Ye, 10

Ziyou era governatore di Wucheng. Il Maestro disse: «Hai trovato
uomini?». Rispose: «C'è Tantai Mieming: non segue vie traverse,
e non viene mai nel mio ufficio se non per faccende pubbliche».
Yong Ye, 12

Il maestro disse: «Chi può uscire senza passare per la porta? 
Come si può andare senza percorrere questa Via?».
Yong Ye, 15

Il Maestro disse: «Quando la stoffa prevale sulla cultura, ne risulta 
il rozzo. Quando la cultura prevale sulla stoffa, ne risulta il pedante.
Occorre che cultura e stoffa siano in armonia, perché ne risulti il signore». 
Yong Ye, 16

Il Maestro disse: «La vita dell'uomo è l'onestà; senza di questa,
è fortunato se si salva».
Yong Ye,17

Il Maestro disse: «A chi è al di sopra della media si può parlare
di cose ancora più alte. A chi è al di sotto della media non si può
parlare di cose più alte».
Yong Ye,19 





Il Maestro disse: «Tacere e conoscere, imparare senza esser mai
soddisfatto, insegnare agli altri senza stancarmi: sono capace di questo?».
Shu Er, 2

Il Maestro disse: «Non perfezionarmi nelle virtù; non interpretare quel
che ho imparato; non muovere verso la rettitudine, di cui pure so; non 
saper correggere quel che è male: questo mi inquieta».
Shu Er, 3

Il Maestro disse: «A chi non è ardente non insegno. Non aiuto a dire se 
non chi cerca la parola. Se rappresento un angolo, e non si sa comprendere
gli altri tre, non mi ripeto».
Shu Er, 8

Le cose su cui il Maestro usava la massima prudenza erano il digiuno,
la guerra, la malattia.
Shu Er, 12

Il Maestro disse: «Mangiare riso non raffinato, bere acqua, il braccio
ripiegato per cuscino: in questo pure c'è gioia. Senza rettitudine avere
ricchezze e status, per me è come nuvola che passa». 
Shu Er, 15

Il Maestro disse: «Quando siamo in cammino in tre, c'è sempre chi mi
fa da maestro. Scelgo il buono dell'uno per seguirlo, e il cattivo  dell'
altro per correggermi».
Shu Er, 21 

Il Maestro impartiva quattro insegnamenti: lettere, condotta,
lealtà, affidabilità.
Shu Er, 24

Il Maestro disse: «Lo spreco porta alla disobbedienza, la parsimonia
alla meschinità. Piuttosto della disobbedienza, meglio la meschinità».
Shu Er, 35 





Zengzi disse: «Capace, domandava agli incapaci; molto dotato, 
domandava ai poco dotati; avere, come se non avesse; pieno, 
come fosse vuoto; offeso, non si confrontava: avevo un amico 
che si comportava così».
Taibo, 5

Il Maestro disse: «Si può far sì che il popolo segua, non che conosca».
Taibo, 9

Il Maestro disse: «Chi non ha una competenza, non si occupi di governo».
Taibo, 14

Il Maestro disse: «Impetuosi, e disonesti; ignoranti, e non desiderosi 
di conoscere; ineducati, e non di parola: non li capisco».
Taibo, 16

Il Maestro disse: «Imparate come se non riusciste a raggiungere 
qualcosa, come se temeste di perdere qualcosa».
Taibo, 17




                                      
Il Maestro era del tutto esente da quattro difetti: pregiudizi, 
certezze arbitrarie, ostinazione, egoismo.
Zi Han, 4 

Il Maestro disse: «Possiedo io forse la sapienza? Non la possiedo. 
se una persona comune mi fa una domanda, per quanto vuota sia, 
sviscero la cosa da ogni lato».
Zi Han, 7

Presso un fiume, il Maestro disse: «Passa, come questo. Giorno 
e notte non si arresta».
Zi Han, 16

Il Maestro disse: «Non ho mai  incontrato uno che amasse la virtù 
quanto l'apparenza seducente».
Zi Han, 17

Di Yan Yuan il Maestro disse: «Ahimè. L'ho visto avanzare, non 
l'ho mai visto fermarsi».
Zi Han, 20

Il Maestro disse: «A volte c'è il germoglio, e non il fiore. A volte 
c'è il fiore, e non il frutto».
Zi Han, 21

Il Maestro disse: «I giovani vanno rispettati. Come sapere se in futuro 
non saranno migliori di noi oggi? Ma se a quaranta o a cinquant'anni 
uno non si è fatto conoscere, allora non merita rispetto».
Zi Han, 22
 
Il Maestro disse: «In primo luogo, esser leali e di parola. Non essere 
amici se non dei propri pari. Quando si sbaglia, non temere di correggersi».
Zi Han, 24

Il Maestro disse: «A tre armate può essere strappato il comandante. 
A un uomo qualsiasi non può essere strappata la volontà».
Zi Han, 25

Il Maestro disse: «Indossare un abito sdrucito di cotone ovattato, e 
stare fra chi indossa pellicce di volpe e di tasso senza vergognarsi: 
questo è da You».
Zi Han, 26

"I fiori del ciliegio si piegano e girano. Forse che non penso a te? 
Ma la tua casa è lontana". Il Maestro disse: «Non pensava a lei. 
Non vi sarebbe stata lontananza».
Zi Han, 30
  


Le stalle bruciarono. Kongzi tornando dalla corte chiese: «Ci sono feriti?». 
Non chiese dei cavalli.
Xiang Dang, 12

Nel salire sul carro, sta ritto, e si tiene alla corda. Sul carro, non si guarda 
intorno, non parla a sproposito, non indica con la mano.
Xiang Dang, 17 



Il Maestro disse: «Hui non mi è di aiuto. Accetta tutte le mie parole».
Xian Jin, 3

Ji Lu domandò come servire mani e spiriti. Il Maestro disse: «Non sai 
servire i vivi, come vuoi servire i morti?». «Oso chiedere della morte?»
«Non sai della vita, come vuoi sapere della morte?».
Xian Jin, 11

Il Maestro disse: «Se uno parla in modo onesto, lo facciamo tale. È davvero 
tale un signore? O ha solo la parvenza della serietà?».
Xian Jin, 20

Zilu nominò Zigao governatore di Bi. Il Maestro disse: «Tu danneggi il figlio 
di un uomo». Zilu disse: «Si tratta del popolo, degli altari agli dei della terra, 
del dio del grano: forse che solo lo studio sui libri significa imparare?». 
Il Maestro disse: «Ecco perché detesto gli ingegni brillanti».
Xian Jin, 24





Sima Niu domandò del ren. Il Maestro disse: «Chi possiede il ren misura le 
parole». «Misurare le parole significa possedere il ren?». Il Maestro disse: 
«Quando è difficile metterlo in atto, è possibile non misurare almeno le parole?».
Yan Yuan, 3 

Sima Niu domandò del signore. Il Maestro disse: «Il signore non prova  
angoscia né paura». «Non provare angoscia né paura significa essere signore?». 
Il Maestro disse: «Se esaminando se stesso non ha niente da rimproverarsi, 
perché dovrebbe provare angoscia e paura?».
Yan Yuan, 4

Zizhang domandò dell'intelligenza. Il Maestro disse: «Chi è resistente 
all'insinuarsi  delle calunnie ed ai colpi delle denunce, può essere detto 
intelligente. Chi è resistente all'insinuarsi delle calunnie ed ai colpi delle 
denunce, può esser detto distante».
Yan Yuan, 6 

Zigong domandò del governo. Il Maestro disse: «Cibo a sufficienza. Soldati 
a sufficienza. Fiducia del popolo». Zigong Chiese: «Se è inevitabile, a quale 
di queste tre cose si può rinunciare per prima?». «Fa a meno dei soldati». 
Zigong disse: «Se è inevitabile, a quale delle altre due si può rinunciare 
per prima?». «Fa a meno del cibo. Da sempre, tutti debbono morire. Se il 
popolo non ha fiducia, manca la base».
Yan Yuan, 7

Il Maestro disse: «So far da giudice, come chiunque altro. Però sarebbe 
bene che non vi fossero controversie».
Yun Yuan, 13

Il Maestro disse: «Il signore porta a compimento il bello degli uomini, 
non il male. Il volgo fa l'opposto».
Yun Yuan, 16

Ji Kangzi chiese a Kongzi del governo. Kongzi rispose: «Governare 
significa correggere. Se si guida verso la correttezza, chi oserà non 
correggersi?».
Yun Yuan,17

Ji Kangzi chiese a Kongzi del governo: «Se uccido quelli che non seguono 
la Via per aiutare quelli che seguono la Via, che ne pensi?».  Kongzi rispose: 
«Per governare, che bisogno c'è di uccidere? Se tu vuoi il bene, il popolo 
sarà buono. La virtù del signore è quella del vento. La virtù del volgo è 
quella dell'erba. Se sopra vi passa il vento, l'erba deve piegarsi».
Yun Yuan, 19

Fan Chi andava a passeggio dietro il Maestro presso l'altare della pioggia. 
Disse: «Oso chiedere, come esaltare la virtù, riparare alla malvagità, 
discernere l'inganno?». Il Maestro disse: «Una buona domanda! Prima 
l'opera, poi il successo: non è esaltare la virtù? Attaccare il proprio male, 
non quello degli altri: non è riparare alla malvagità? Per la rabbia di un 
mattino, dimenticare la vita stessa e i propri familiari. Non è un inganno?».
Yun Yuan,21

Zigong chiese dell'amicizia. Il Maestro disse: «Ammonisci con lealtà e 
guida con bontà. Se non riesci, desisti. Non umiliarti».
Yun Yuan, 23



Il Maestro disse: «Se uno sa recitare trecento poesie e, ricevuto un 
incarico di governo, non riesce; oppure, mandato in missione, non sa 
rispondere a specifiche domande, avrà pure studiato molto, ma a che 
serve?».
Zilu, 5

Il Maestro disse: «Se uno è corretto lui stesso, le cose funzioneranno 
anche senza ordini. Se non è corretto, potrà dare ordini, ma non sarà 
obbedito».
Zilu, 6

Il Maestro disse: «Se uno è corretto lui stesso, non avrà difficoltà a 
governare. Se uno non è corretto lui stesso, come correggerà gli altri?».
Zilu, 13

Zixia, quando era governatore di Jufu, chiese del governo. Il Maestro 
disse: «Non fare in fretta. Non guardare ai piccoli vantaggi. Se fai in 
fretta, non riesci. Se guardi ai piccoli vantaggi, fallirai negli affari 
importanti».
Zilu, 17

Fan Chi chiese del ren. Il Maestro disse: «In casa, essere rispettabili. 
Nel trattare gli affari pubblici, essere riverenti. Nei rapporti con gli altri, 
essere leali. Neppure fra i selvaggi si può lasciar andare questo».
Zilu, 19

Il Maestro disse: «Il signore è cortese, non accomodante. Il volgo è 
accomodante e non cortese».
Zilu, 23

Zigong chiese: «Che pensi di un uomo amato da tutti nel villaggio?». 
Il Maestro disse: «Non è significativo». «E di uno detestato da tutti 
nel villaggio?». Il Maestro disse: «Non è significativo. Sarebbe meglio 
che i buoni del villaggio lo amassero, e i malvagi lo detestassero».
Zilu, 24

Il Maestro disse: «Portare a combattere un popolo non educato, 
significa lasciarlo perdere».
Zilu, 30                                
                        
 


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  Non essere riconosciuti
  e non dolersene:
   non è saggezza? 
  Kong Qiu 
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