la gente cammina.
Tashunka Witko (Cavallo Pazzo), Oglala Lakota (Sioux)
desiderava che avessero cura della terra
e non si facessero del male l'uno con l'altro.
Weatenatenamy, Cayuse
Fin dall'inizio dei tempi la nostra
Madre Terra ci ha dato tutto quello
di cui abbiamo bisogno,
ci ha sostenuto incessantemente.
Haudenosaunee (Irochesi)
Il Grande Spirito è nostro padre, ma la terra è
nostra madre. Essa ci dà nutrimento: tutto ciò
che seminiamo ce lo restituisce, nello stesso modo
in cui ci offre delle piante che hanno il potere di
guarirci. Se ci feriamo, andiamo da nostra madre
e la applichiamo sulla nostra ferita affinché ci guarisca.
Bedagi, Abenaki
Vendere la terra! E perché non vendere allora anche l'aria,
le nubi e i fiumi? Perché non vendere la vita stessa?
Non si vende la terra su cui un popolo cammina.
Il grande Spirito non ha creato il mondo per i mercanti
bianchi, ma per farlo godere a tutti i suoi figli.
Tecumseh, Shawano (Shawnee)
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Satanta |
Molto tempo fa questa terra apparteneva
ai nostri padri; ma quando risalgo il fiume,
vedo accampamenti di doldati sulle sue rive.
Questi soldati tagliano i miei boschi,
uccidono i miei bisonti, e quando vedo queste cose
mi si spezza il cuore; mi sento triste.
Satanta (Orso Bianco), Gaigwa (Kiowa)
Ho ascoltato molte buone parole dai signori
che il Grande Padre ci manda, ma essi non
fanno mai ciò che dicono. Non voglio nessuna
delle vostre scuole e chiese nella mia terra.
Voglio che i bambini siano allevati come
sono stato allevato io.
Satanta (Orso Bianco), Gaigwa (Kiowa)
Io non voglio lasciare questo paese.
Tutti i miei parenti sono sepolti qui e quando
cadrò a pezzi desidero cadere a pezzi qui.
Shunkaha Napin (Collana di Lupo), Oglala Lakota (Sioux)
Non dimenticare mai, figlio, le mie parole di moribondo:
questa terra ospita il corpo di tuo padre.
Non vendere mai le ossa di tuo padre e di tua madre.
Tu-Eka-Kas, Numipu (Nez Percé)
Alcuni dei nostri capi dicono che la terra ci appartiene.
Ma non è quello che mi disse il Grande Spirito.
Egli mi disse che appartiene a lui, che nessun popolo
la possiede e che avrei dovuto dirlo ai bianchi
quando li avessi incontrati.
Kakenuk, Kickpaoo
Se le vostre madri, che vi hanno partorito e allattato,
fossero qui in questo paese e mentre succhiate il latte
qualche persona venisse e portasse via vostra madre,
come vi sentireste? Questa terra è nostra madre,
perché abbiamo ricevuto la vita da lei.
Stachas, Cayuse
C'è una grande differenza tra il comportamento degli
uomini rossi e quello dei bianchi riguardo al rapporto
con la natura: l'uno divenne difensore e protettore
della natura, l'altro il suo distruttore.
Orso In Piedi, Lakota (Sioux)
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Orso In Piedi |
Se siamo soli parliamo con l'acqua e con gli alberi,
e così soli non siamo.
Anaquoness, Anishnabeg (Ojibwa-Chippewa)
L'uomo rosso e le altre creature che erano nate qui
e che qui vivevano, avevano una madre comune:
la terra. Egli era imparentato con tutto ciò che vive
e riconosceva a tutte le creature gli stessi diritti
come a se stesso. Quanto era legato alla terra,
egli l'amava e l'ammirava.
Orso In Piedi, Lakota (Sioux)
Non conosco alcuna specie di pianta, uccello
o animale che non si sia estinta dopo l'arrivo
dell'uomo bianco. L'uomo bianco considera la
vita naturale degli animali così come quella del
nativo, su questo continente: come un fastidio.
Non c'è alcun termine nella nostra lingua
con il significato di "fastidio".
Orso In Piedi, Lakota (Sioux)
Ogni cosa è sacra.
Ogni cosa vive.
Ogni cosa ha una coscienza.
Ogni cosa ha uno spirito.
Saupaquant, Wampanoag
Così mi spiegava mia madre: «Tutte le cose
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Ohiyesa |
Il cielo ha uno spirito. Le nubi hanno uno spirito.
Il sole e la luna hanno uno spirito. E pure gli
animali, gli alberi, l'acqua, i sassi, ogni cosa!».
Uccello Buono, Hidatsa
dovere inevitabile: il dovere della preghiera,
del ringraziamento, il riconoscimento
quotidiano dell'invisibile e dell'eterno.
Ohiyesa, Santee o Dakota
Chi dice all'albero che è giunto il momento
di mettere le foglie? Chi dice a questi merli
che sono tornate le belle giornate e che quindi
possono volare a nord? Gli uccelli, come gli alberi,
ubbidiscono a Qualche Cosa che ha la conoscenza.
Senza questo, nessuno di loro potrebbe prendere
una decisione. Spesso, vado a sedermi da sola nel
deserto per osservare tutte quelle miriadi di piccoli
fiori e mi chiedo: «Chi vi ha detto che la primavera
era tornata affinché voi poteste sbocciare?».
Qualche Cosa di molto grande ordina a tutti come vivere.
Chiparopai, Yuma
I nostri padri ci hanno insegnato a credere
che il Grande Spirito vede e sente tutto
e che non dimentica mai; che a ognuno darà
una casa per lo spirito a seconda dei suoi meriti:
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Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe) |
altrimenti una brutta.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
Ovunque, tra il nostro popolo, si insegna che
una persona si deve isolare dagli altri in una
regione selvaggia, su una montagna o in un
deserto, in una foresta o sull'oceano, e restare
sola per un certo numero di giorni per ricevere
un insegnamento da parte della Creazione.
Saupaquant, Wampanoag
Le nostre scritture sono il testamento vivo
della Natura che ogni persona può leggere
ogni giorno per conto suo, nelle piccole creature,
nelle erbe, negli alberi, nelle cose che crescono,
nel vento e nel tuono, nella pioggia, nei mari,
nei laghi e nei ruscelli, nelle montagne,
nelle rocce e nella sabbia, nel violento potere
del sole, nella magia di nostra nonna la luna,
nel mistero delle stelle.
Questi spiriti sono tutti nostri maestri.
Saupaquant, Wampanoag
La vera battaglia era condotta verso la mente
degli uomini, e le Chiese giocarono un ruolo
importante in questo senso, costruendo
scuole missionarie e chiese in tutti i nostri
territori. Eravamo ancora un popolo forte
a quei tempi, e per domare questa forza
era più conveniente uccidere anzitutto
le nostre guide spirituali.
Birgil Kills Straight, Lakota (Sioux)
Ci è stato detto che la vostra religione era
stata data ai vostri antenati e che è stata
trasmessa di padre in figlio. Ma anche la
nostra religione è stata data ai nostri antenati
che l'hanno a loro volta trasmessa ai propri
figli. È così che professiamo il nostro culto.
Esso ci insegna a essere grati per tutte le cose
buone che riceviamo, ad amarci gli uni gli altri
e a essere unanimi. Noi non litighiamo mai
sulla religione.
Sa-Go-Ye-Wat-Ha (Giacca Rossa),
Tsonondowaka (Seneca)
Il vostro Dio è crudele e onnipotente.
Vi parla sempre di demoni e di un inferno
dove la gente andrà dopo la morte.
Il nostro Dio è onnipotente e profondamente
buono. Non vi sono né demoni né inferno
nel mondo dove andremo dopo la morte.
Preferisco rimanere vicino e fedele al mio
Dio e alla mia religione piuttosto di fare
cambio con la vostra. Nella mia religione
c'è maggiore felicità che nella vostra.
Un anziano Hopitu Schinumu (Hopi)
In principio ognuno era destinato a vivere per sempre
e tutto andava bene. Non esisteva la morte.
Lakota (Sioux)
Quando fu spirato, misi la mano sul petto di
Cavallo Pazzo e dissi: «È una buona cosa,
ha cercato la morte e l'ha trovata!».
Tocca Le Nuvole, Oglala Lakota (Sioux)
Non devi essere triste! Le disgrazie capiteranno anche
al migliore degli uomini e al più saggio.
La morte giungerà, sempre fuori stagione.
Questo è il volere del Grande Spirito e tutte le nazioni
e tutti i popoli devono obbedire. Non ci si deve crucciare
del passato e di ciò che non è stato previsto.
Grande Cervo, Omah
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Alce Nero |
Ebbene, desidereresti forse che non ci fossero
alberi morti nel bosco e rami secchi su un
albero che diventa vecchio?!
Huron
La vecchiaia non è rispettabile come la morte,
ma la maggior parte della gente la preferisce.
Due Ghette/Occhi Sognanti,
Absaroka (Crow)
Grande Mistero, fa' che io sia sempre pronto,
in qualsiasi momento, a raggiungerti con mani
pulite e occhi che non guardano in basso.
Quando la mia vita, come la luce del tramonto,
svanirà, fa' che il mio spirito possa volare verso
di te senza ombre né vergogna.
Lakota (Sioux)
Voglio lasciare un messaggio per il mio popolo:
ditegli che sono morto il primo giorno di prigionia.
Le mie ossa saranno ai bordi della strada: voglio
che la mia gente le raccolga e le porti nella mia terra.
Satank, Gaigwa (Kiowa)
Io sparirò e non esisterò più. Ma la terra dove
ho vissuto sarà sempre là. E non cambierà.
Omaha
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Chiparopai |
Siamo simili ai fiori. Viviamo e moriamo e, riguardo
a noi stessi, non conosciamo nulla. Ma c'è un
Grande Mistero che ci insegna. Ci insegna come
vivere. E quando dobbiamo morire, siamo pervasi
da una grande gioia. Non c'è nessuna differenza poiché,
davanti alla morte, torniamo a essere tutti uguali.
Chiparopai, Yuma
ammorbidisca o abbia detto qualcosa che non
sia degno di me.
Canonchet, Narragansett
Un uomo coraggioso muore solamente una volta;
i codardi muoiono mille volte.
Moanahonga, Ioway
Oggi è un buon giorno per morire.
Tashunka Witko (Cavallo Pazzo),
Oglala Lakota (Sioux)
Il concetto di sfruttamento non esiste nella
nostra cultura; per noi il valore più grande
in assoluto è la generosità e il dividere con
gli altri ciò che abbiamo.
Birgil Kills Straight, Lakota (Sioux)
Per molti anni siamo stati in questo paese;
non andiamo mai nel paese del Grande Padre
a infastidirlo. È il suo popolo che viene nel nostro
territorio e infastidisce noi, fa molte cose brutte
e insegna al nostro popolo a comportarsi male.
Kangi Wiyaka (Penna Di Corvo),
Oglala Lakota (Sioux)
Se, come dite, il vostro paese è un piccolo
paradiso terrestre, che senso ha avuto lasciarlo?
E perché abbandonare donne, figli, congiunti, amici?
Un capo Gaspèsien (Micmac)
Il comportamento dell'uomo bianco era diverso da
quello dell'uomo rosso: egli disprezzava la terra e
quanto essa donava. Considerava se stesso come
una creatura elevata, mentre le rimanenti creature
occupavano un posto inferiore. I bisonti sono stati
sterminati, i castori uccisi sino all'estinzione e le
loro dighe costruite in modo meraviglioso fatte
saltare con la dinamite, gli uccelli vennero fatti
tacere, immense praterie coperte d'erba che
riempiva l'aria con il suo dolce profumo vennero
arate. Sorgenti, ruscelli, laghi sono prosciugati o
scomparsi. Così l'uomo bianco ha finito per diventare
il simbolo dell'estinzione di tutte le cose naturali. Tra

imparato a fuggire quando si avvicina, perché non
possono vivere sullo stesso suolo.
Orso In Piedi, Lakota (Sioux)
I nostri padri ci hanno tramandato molte leggi che
a loro volta avevano appreso dai loro padri. Queste
leggi sono buone. Ci impongono di trattare tutti gli
uomini come vorremmo essere trattati noi; di non
essere mai i primi a rompere un patto; affermano
che è una disgrazia raccontare bugie mentre
dovremmo dire solo la verità; che è una vergogna
per un uomo portare via la moglie o la proprietà
di un altro senza pagare.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
Un tempo lavoravamo a braccia e gambe nude
per tutto l'inverno e non avevamo mai freddo.
Ora, quando il vento del nord soffia dalle montagne,
ci assale la tosse e perdiamo sangue dal naso e
dalla bocca. Sì, abbiamo imparato che quando arrivano
i bianchi a noi tocca morire.
Una donna Yuma
piccolo. Adesso voi siete diventati un grande
popolo e noi abbiamo a malapena lo spazio
sufficiente per srotolare le nostre stuoie.
Ci avete preso il nostro paese, ma non vi basta.
Sa-go-ye-wat-ha (Giacca Rossa),

Il linguaggio dei bianchi dev'essere dolce e
scorrevole se possono far sembrare giusto
quel che è sbagliato e sbagliato quel che è
giusto... Rimasi sorpreso scoprendo come
la gente bianca ragionava; e cominciai a
dubitare che essi potessero distinguere
veramente il giusto dallo sbagliato.
Ma-ka-tai-me-she-kia-kiak (Falco Nero),
Osakiwug (Sauk)
loro nevi da quando i nostri antenati hanno
incontrato per la prima volta gli uomini bianchi.
Fummo felici quando arrivarono e credemmo
venissero dalla luce; ma ora vengono come il
crepuscolo della sera, non come lo spuntare del
giorno. Vengono come un giorno che è passato e
con loro la notte si impossessa del nostro futuro.
Charlot, Flathead
Voi, uomini bianchi, potete lavorare se lo volete.
Certo noi non interferiamo nelle vostre faccende;
ma voi ci chiedete ancora perché non ci civilizziamo.
Il fatto è che noi non vogliamo la vostra civilizzazione!
Noi vogliamo vivere come ci insegnarono i nostri padri
e i loro padri prima di loro.
Tashunka Witko (Cavallo Pazzo),
Oglala Lakota (Sioux)
![]() |
Donna Yuma |
Dove è andata a finire tutta la nostra forza?
Nei tempi andati eravamo forti. Andavamo a
caccia e a pesca e coltivavamo i nostri piccoli
orti di mais, meloni e fagioli. Ora tutto è cambiato.
Mangiamo il cibo dei bianchi ed esso ci indebolisce.
Ogni giorno, d'estate e d'inverno, noi scendevamo
al fiume per fare il bagno: questo rafforzava e induriva
la nostra pelle. Ma le donne dei bianchi non vogliono
vedere gli uomini rossi nudi e così i soldati ci sparano
addosso quando noi tentiamo di bagnarci nel nostro fiume.
Una donna Yuma
territori e ha trasformato noi guerrieri in donne.
Nelle loro tombe gli antenati ci rimproverano d'essere
schiavi e vigliacchi. Io li sento gridare nel vento... il
grande lamento dei morti. Le loro lacrime cadono dai
cieli gementi. Che perisca la razza dell'uomo bianco!
I bianchi prendono le nostre terre, corrompono le nostre
donne, calpestano le ceneri dei nostri morti! Che ritornino
da dove sono venuti lungo un cammino di sangue!
Tecumseh, Shawano (Shawnee)
Voi cominciate a lavorare sodo fin da piccoli, e lavorate
sino a che siete grandi, e poi cominciate di nuovo a lavorare.
E lavorate per tutta la vita. Poi, quando avete finito, morite
lasciandovi tutto alle spalle. Questa noi la chiamiamo schiavitù.
Voi siete schiavi dal momento in cui cominciate a parlare sino
a quando morite; noi invece siamo liberi come l'aria. Abbiamo
bisogno di ben poche cose, e non è difficile procurarsele.
Il fiume, il bosco, la pianura ci danno tutto quello di cui abbiamo
bisogno, e noi non saremo mai schiavi, né manderemo i nostri
bambini nelle vostre scuole, dove possono solo imparare a
diventare come voi.
Cadete, Mescalero Tin-ne-áh (Apache)
Avevamo e abbiamo compassione dell'uomo bianco,
perché non ha una comprensione delle cose e della
vita molto profonda.
Birgil Kills Straight, Lakota (Sioux)
Sono nato con la pelle color del bronzo e con essa mi trovo
bene. Alcuni amici miei sono nati con la pelle gialla, nera
o bianca. Nessuno se l'è scelta e va bene così. Ci sono
rose gialle, rosse, bianche. Ognuna di esse è bella. Io spero
che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini di
ogni colore siano in pace e lavorino insieme senza che la
maggioranza cerchi di piegare gli altri al proprio volere.
Tatanga Mani, Assiniboine (Stoney)
Gli uomini bianchi cercavano sempre di far abbandonare
agli uomini rossi il loro modo di vivere e di farli vivere come
i bianchi - andare a lavorare in una fattoria, sgobbare sodo
e fare come facevano loro - e gli uomini rossi non sapevano
come farlo e comunque a loro non interessava...
Se gli uomini rossi avessero cercato di far vivere i bianchi
come loro, i bianchi avrebbero opposto resistenza, e la
stessa cosa accadeva con molti uomini rossi.
Wamditanka (Grande Aquila),
Santee o Dakota
Un uomo rosso che fosse malvagio come gli uomini
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Falco Nero |
sarebbe messo a morte e dato in pasto ai lupi.
Gli uomini bianchi sono cattivi maestri. I loro sguardi
sono falsi e anche le loro azioni; sorridono in faccia ai
poveri uomini rossi per ingannarli; stringono loro la
mano per ottenerne la confidenza, per ubriacarli,
ingannarli e traviare le loro mogli. Abbiamo detto
loro di lasciarci soli, di tenersi alla larga da noi;
ma essi hanno continuato a intralciare i nostri sentieri
e si sono insinuati fra noi come il serpente. Non eravamo
al sicuro. Vivevamo nel pericolo. Stavamo diventando
come gli uomini bianchi, ipocriti e bugiardi.
Ma-ka-tai-me-she-kia-kiak (Falco Nero),
Osakiwug (Sauk)
I Wasichu non uccidevano i bisonti per mangiare;
li uccidevano per il metallo che li rende pazzi, e si
prendevano le pelli, soltanto, per venderle. A volte
nemmeno la pelle prendevano, ma solo la lingua.
Gli uomini che facevano questo erano pazzi. A volte
i bianchi non prendevano nemmeno la lingua dei
bisonti; uccidevano e uccidevano per il gusto di
uccidere e niente altro. Quando noi davamo la
caccia ai bisonti, uccidevamo solamente quelli che
ci servivano per sopravvivere.
Hehaka Sapa (Alce Nero),
Oglala Lakota (Sioux)
Di chi era la prima voce che riecheggiò su questa
terra? Era la voce del popolo rosso, che aveva solo
archi e freccie... Cosa non è stato fatto nel mio paese,
senza che io lo volessi, senza che io lo chiedessi; la
gente bianca passa attraverso il mio paese e quando
l'uomo bianco arriva lascia una traccia di sangue dietro
di sé.
Makhpiya-luta (Nuvola Rossa),
Oglala Lakota (Sioux)
Quando ci avete preso il nostro paese, ci avete
promesso della terra. Dodici anni gli alberi hanno
perso le foglie, ma non abbiamo ricevuto quella
terra. Ci sono state tolte le nostre capanne.
L'aratro dell'uomo bianco scava le ossa dei nostri
padri. Ora non osiamo più accendere un fuoco.
E ancora ci dici che possiamo rimanere qui e ci
darai la terra!
Cobb, Choctaw
Una volta non c'erano uomini bianchi in questo paese;
esso apparteneva alla mia gente, agli uomini rossi,
figli degli stessi genitori, messi qui dal Creatore per
custodirlo, per percorrerlo in lungo e in largo, per
mangiare i suoi frutti. Una volta eravamo un popolo
felice, ma ora l'uomo bianco ha fatto di noi dei miserabili,
perché non è mai contento ed è prepotente. Ci ha scacciato
lontano dalla grande acqua salata, costretti sulle montagne;
presto ci spingerà nei laghi. Ma ora siamo decisi a non
spostarci oltre. L'unico modo per fermare questa disgrazia
è di unirci tutti assieme nel rivendicare un comune e uguale
diritto alla terra, come è stato da principio e come dovrebbe
essere ora.
Tecumseh, Shawano (Shawnee)
![]() |
Cochise |
Quando ero giovane attraversai tutto questo territorio,
da oriente a occidente, e non vidi nessun altro popolo
oltre a quello degli Apache. Dopo molte estati lo
attraversai di nuovo e trovai un popolo di un'altra razza
che era giunto per impadronirsene. Come mai? Il mio
popolo aspetta di morire. Non si aggira più sulle colline
e sulle pianure e desidera che il cielo cada su di lui.
Un tempo eravamo una grande nazione; ora siamo pochi
ed è per questo che vogliamo morire.
Cochise, Tin-ne-áh Tsoká'ne'nde
(Apache Chiricahua Chokonen)
Noi abbiamo sempre avuto molto: i nostri figli non
hanno mai pianto per fame, al nostro popolo non è
mai mancato nulla. Qui era il nostro villaggio da
più di cent'anni, nel corso dei quali abbiamo occupato
la vallata del Mississippi senza che ci venisse mai
contesa. Il nostro villaggio era sano e in nessun luogo
si potevano trovare tanti vantaggi né selvaggina migliore
che da noi. Se a quei tempi fosse venuto un profeta
nel nostro villaggio a predirci ciò che doveva accadere,
e che è accaduto, nessuno gli avrebbe creduto.
Ma-ka-tai-me-she-kia-kiak (Falco Nero),
Osakiwug (Sauk)
Questo è il paese del mio popolo. Le montagne e le
valli, i giorni e le notti appartengono al mio popolo.
Così è dalla memoria dell'uomo più vecchio, che viene
da quella dell'uomo più vecchio prima di lui. Qui non
c'era nessuno tranne noi e il paese era pieno di cibo.
Gli uomini rossi potevano vivere per conto loro.
Vennero gli uomini con le spade e tentarono di prenderci
la terra, ma noi li sconfiggemmo. Ora gli "Americani", e
nessuno è più traditore di loro e nessuno è più arrogante.
Essi pensano di essere migliori degli altri, fanno le loro
leggi e dicono che devono essere obbedite. Perché?
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Charlot |
(Apache Chiricahua Chokonen)
L'uomo bianco, causa della nostra rovina, è quello
stesso serpente che ingannò sua madre nella sua patria,
mentendole. E racconta che la sua storia è quella di
quell'uomo scacciato e mandato via. Perché non lo
scacciammo per sempre? Racconta che una delle sue
vergini ebbe un figlio inchiodato a morte su due pali
incrociati. Fossero morti tutti quando è morto quel
giovane, oggi noi saremmo tutti salvi e il nostro paese
ci apparterrebbe.
Charlot, Flathead
Gli uomoni bianchi si vantavano quando dicevano che le loro
leggi erano fatte per tutti; ma ben presto imparammo che,
benché si aspettassero che noi le rispettassimo, da parte loro
non ci pensavano tanto a infrangerle. Ci dissero di non bere
whisky, eppure loro lo facevano e lo adoperavano con noi per
acquistare pellicce e casacche. I loro saggi dicevano che
potevamo avere la loro religione, ma vedevamo che l'uomo
bianco non prendeva sul serio la sua religione più che le sue
leggi e che le teneva entrambe pronte da usare quando
potevano servirgli. Noi non ci comportavamo così.
Rispettavamo le nostre leggi e vivevamo secondo la nostra
religione. Non siamo mai riusciti a capire l'uomo bianco, che
non inganna nessuno tranne se stesso.
Aleekchea-ahoosh (Molti Trofei),
Absaroka (Crow)
Gli uomini bianchi non scotennano le teste.
Fanno cose peggiori. Avvelenano il cuore.
Non è puro, il loro cuore. I miei uomini non
saranno scotennati. Ma nel giro di pochi anni
diventeranno peggiori. Diventeranno come gli
uomini bianchi, non ci si potrà più fidare di loro.
Ma-ka-tai-me-she-kia-kiak (Falco Nero),
Osakiwug (Sauk)
![]() |
Osceola |
Avete fucili e anche noi li abbiamo.
Avete polvere da sparo e piombo e anche noi
li abbiamo. Avete uomini e anche noi li abbiamo.
I vostri uomini combatteranno e così faranno i
nostri, sino a quando l'ultima goccia del sangue
dei Seminole avrà inumidito la polvere di questo
terreno.
Osceola, Ikaniuksalgi (Seminole)
Sono forse un negro, uno schiavo?
La mia pelle è scura ma non nera,
sono un uomo rosso, un Seminole.
I bianchi non possono farmi diventare più scuro.
Farò diventare l'uomo bianco rosso di sangue e
lo farò poi diventar nero al sole e sotto l'acqua,
dove il lupo rosicchierà le sue ossa e la iena
divorerà la sua carne.
Osceola, Ikaniuksalgi (Seminole)
vivere. Sono vecchio e ho visto molte cose.
L'uomo bianco fa ubriacare i nostri giovani e
rapisce le nostre figlie, portando via il loro cuore
con dolci, bevande e vestiti. Egli è un lupo.
Big Moggasen, Dineh (Navajo)
I bianchi si burlano della terra, del daino e dell'orso.
Quando noi uccidiamo un animale, ne mangiamo tutta
la carne. Quando raccogliamo radici commestibili,
facciamo solo piccoli solchi. Quando costruiamo le nostre
case, facciamo dei piccoli buchi. Quando bruciamo l'erba a
causa delle cavallette, non roviniamo tutto. Noi ci procuriamo
le ghiande e le pigne scuotendo gli alberi. Facciamo uso solo
di rami secchi. L'uomo bianco, invece, ara la terra, abbatte
gli alberi, distrugge ogni cosa. L'albero dice: «Fermati! Sono
ferito, non farmi ancora male!». Ma l'uomo bianco l'abbatte
per venderlo. Così lo Spirito della terra lo odia. L'uomo bianco
strappa gli alberi e sconquassa tutto fino alle radici; sega gli
alberi, toglie loro la vita. E questo è male. L'uomo bianco fa
esplodere le rocce e le lascia sparse al suolo. La roccia dice:
«Fermati, mi fai male!». Ma l'uomo bianco non ci fa caso e
prosegue. Quando noi utilizziamo le pietre, invece, prendiamo
quelle che troviamo, le prendiamo piccole e rotonde per fare il
fuoco. Come lo Spirito della terra potrà amare l'uomo bianco?
Dovunque egli vada, qualsiasi cosa tocchi, lui lascia una piaga,
lascia una striscia di sangue dietro di sé.
Una donna Wintu
Gli uomini bianchi erano pochi e deboli quando
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Toro Seduto |
però sono tanti e sono diventati forti e prepotenti.
È strano, ma vogliono arare la terra, e sono malati
di avidità. Hanno fatto molte leggi, e queste leggi i
ricchi possono infrangerle, ma i poveri no. Nella loro
religione i poveri pregano e i ricchi no. Tolgono denaro
ai poveri e ai deboli per sostenere i ricchi e i potenti.
Dicono che la nostra madre, la terra, è di loro proprietà;
costruiscono recinti per allontanare i vicini dalla loro madre.
Insudiciano nostra madre con le loro case e la loro
immondizia. La costringono a generare quando non è il
suo tempo. E quando non dà più frutti, la riempiono di
medicine, cosicché generi ancora. Ciò che fanno non è sacro.
Sono come un fiume in piena, che in primavera esce dagli
argini e distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino.
Tatanka Yotanka (Toro Seduto),
Hunkpapa Lakota (Sioux)
e non mangia? Quando gli uomini rossi uccidono la
selvaggina, lo fanno per poter vivere e non patire la fame.
Satanta (Orso Bianco), Gaigwa (Kiowa)
La mia mano non è del colore della tua, ma se mi pungo
uscirà sangue e sentirò dolore. Il sangue è dello stesso
colore del tuo. Dio mi ha fatto e sono un uomo.
Orso In Piedi, Lakota (Sioux)
Avete mai ascoltato, la sera, qualche volta, nel cuore
della notte, dei rumori cupi e lugubri che esprimono
tristezza e dolore e che giungono dalle profonde valli
ai lati delle montagne? Sono i gemiti di quegli spiriti
le cui ossa sono tornate in superficie per opera dell'
aratro dell'uomo bianco e lasciate alla mercé della
pioggia e del vento. Le tribù settentrionali sono
scomparse da tempo, persino le foreste dove si erano
rifugiate sono state abbattute; e rimane a malapena
qualche debole traccia della nostra nazione. Qua e là
c'è un nome nativo di un torrente o di un villaggio.
E simile, prima o poi, sarà il destino delle altre tribù.
Esse svaniranno come vapori e la loro storia sarà
dimenticata. Siamo stati spinti indietro fino al punto
che non possiamo ritirarci oltre...
Ancora un poco e l'uomo bianco smetterà di
perseguitarci perché noi avremo cessato di esistere!
Tenskwatawa, Shawano (Shawnee)
Da bambino, sapevo dare; ho dimenticato questa
grazia da quando sono stato civilizzato. Vivevo una
vita naturale, mentre ora conduco una vita artificiale.
Il più piccolo sasso per me aveva valore inestimabile;
la crescita di ogni albero era oggetto di adorazione.
Ora, con l'uomo bianco, venero un paesaggio dipinto
il cui valore è stimato in milioni di dollari! È così che
sono stato rieducato, come le rocce che sono ridotte
in polvere e trasformate in blocchi artificiali che
rappresentano il materiale di costruzione delle mura
della società moderna.
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Orso Grigio |
Voi vedete la vostra Casa del Consiglio: è spaziosa
e bella. Ma la Casa del Consiglio dell'uomo rosso è
ancora più grande. La terra è il pavimento, il cielo
sereno è il tetto, un falò scoppiettante è il seggio del
capo degli oratori e l'erba verde è il trono dei nostri
capi. Voi parlate a mezzo delle lettere e annotate le
vostre parole in grandi libri; ma noi parliamo dai
nostri cuori e la memoria annota le nostre parole nei
cuori della nostra gente.
Orso Grigio, Menominee
Che cos'è il progresso? Consiste forse nel produrre
sempre di più e nel far salire i prezzi con lo spreco,
l'inquinamento, le fogne e i rifiuti? Per i popoli che
vivono naturalmente, il progresso esisterà quando
l'umanità diventerà tanto intelligente da vivere in
armonia con la Creazione.
Saupaquant, Wampanoag
Ci fecero molte promesse, più di quante ne
possa ricordare, ma ne mantennero solo una.
Promisero di prendere la nostra terra, e la presero.
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Nuvola Rossa |
Oglala Lakota (Sioux)
Prima di coricarmi e non alzarmi più, voglio parlare
al mio popolo. Ascoltatemi. Il Grande Spirito ci ha
creato e ci ha dato questa terra. Eravamo liberi come
il vento e non dovevamo ubbidire al comando di alcun
uomo. Avevamo molti bambini e le mandrie erano
numerose. I nostri anziani parlavano con gli Spiriti e
facevano buoni incantesimi. Vivevamo dove alzavamo
i nostri tepee, senza essere prigionieri in una casa.
E nessuno diceva: «Fino a questa linea arriva il mio
territorio e al di là è il tuo!». Poi vennero gli uomini
bianchi.
Makhpiya-luta (Nuvola Rossa),
Oglala Lakota (Sioux)
Se voi uomini bianchi non foste mai arrivati,
questo paese sarebbe ancora come era un tempo.
Tutto avrebbe mantenuto la purezza originaria.
Voi l'avete definito selvaggio, ma in realtà non lo era.
Era libero. Gli animali non sono selvaggi; sono
solamente liberi. Anche noi lo eravamo prima del
vostro arrivo. Ma ci avete trattato come selvaggi, ci
avete chiamati incivili. Eravamo solamente liberi!
Leon Shenandoah, Onondaga
Attendetevi che i fiumi scorrano all'incontrario allo
stesso modo che ogni uomo nato libero sia contento
d'essere rinchiuso entro limiti precisi senza la libertà
di andare dove vuole.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
Se legate un cavallo a un palo, pensate che diventerà
grasso? Se rinchiudete un uomo rosso in un piccolo
pezzo di terra e lo costringete a stare lì, non sarà
contento, non crescerà, non prospererà.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
L'uomo bianco che possiede tutto questo vasto paese
da mare a mare e che va dove vuole a suo piacere e
vive dove gli piace, non può non sapere del dolore che
proviamo in questo piccolo territorio al ricordo sempre
presente del fatto, che conoscete altrettanto bene di noi,
che ogni piede di quella che chiamate America sino a
poco tempo fa apparteneva all'uomo rosso.
Il Grande Spirito la diede a noi e c'era sufficiente spazio
per tutte le sue tribù e tutti vivevano felici e in libertà.
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Dieci Orsi |
Ci sono cose che avete detto che a me non piacciono.
Non sono dolci come lo zucchero, ma amare come le
zucche. Avete detto che volete metterci in una riserva,
costruirci case e darci capanne per gli sciamani e scuole.
Io non voglio queste cose. Sono nato nella prateria, dove
il vento soffia libero e non vi è nulla che spezzi i raggi del
sole. Sono nato dove non ci sono recinti e dove ogni cosa
respira liberamente. Voglio morire lì e non fra i muri.
Parra-Wa-Samen (Dieci Orsi),
Nermernuh (Comanche)
Vogliamo essere lasciati in pace nella terra dei nostri
antenati, le cui ossa giacciono nella sabbia delle colline
e lungo i sentieri, ma uno straniero dal viso pallido è
venuto da una terra lontana e ci manda a dire che
dobbiamo consegnargli il nostro paese. Dove possiamo
andare? Non c'è più posto. Una sola montagna ora ci
separa dalla grande acqua salata da dove sorge il sole.
Dai territori di caccia dell'altro mondo i nostri padri
guardano giù verso di noi. Non facciamoli arrossire di
vergogna! Fratelli, il Grande Spirito ci guarda.
Si arrabbierà se, come cani vigliacchi, consegneremo la
nostra terra ai bianchi. Meglio morire come coraggiosi
guerrieri sul campo di battaglia che vivere, disprezzati,
tra i nostri conquistatori.
Kamiakin, Yakima
Lasciatemi essere un uomo libero,
libero di viaggiare, libero di fermarmi,
libero di lavorare,
libero di commerciare dove mi pare,
libero di scegliermi i miei maestri,
libero di seguire la religione dei miei padri,
libero di pensare e di parlare e di agire.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
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Washakie |
I nostri padri furono continuamente
respinti o uccisi. Noi, loro figli, dolenti
resti di tribù un tempo potenti, siamo
confinati su brandelli di una terra per
diritto tutta nostra, messi con le spalle
al muro come prigionieri colpevoli e
sorvegliati da uomini armati di fucili
che aspettano il momento per ucciderci.
Washakie, Shoshone
Un tempo quest'uomo cresceva liberamente,
proprio come i fiori in un campo; egli era
parte di questa terra non meno che un
bisonte; e il corpo aveva un'anima anch'essa
modellata con lo stesso maestoso senso
dell'armonia.
Weatenatenamy, Cayuse
Non voglio lasciare le sorgenti del fiume.
Non voglio lasciare la mia vecchia casa
e il posto dove sarò seppellito.
Ho paura di morire se lo farò.
Shairatsehauk, Toanho
Il Grande Spirito ha fatto il mondo così com'è,
e come lo voleva, e ci ha fatto parte di esso
perché vi vivessimo. Non vedo dove troviate
l'autorità per dire che non dobbiamo vivere
dove ci ha messo Lui.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
Non capisco perché non si faccia nulla per
la mia gente. Ho sentito parlare e parlare.
Ma nulla è stato fatto. Le buone parole non
durano a lungo, a meno che non producano
qualche effetto. Le parole non pagano per la
mia gente morta. Non pagano per il mio paese,
invaso dagli uomini bianchi. Non proteggono la
tomba di mio padre. Non pagano per i miei
cavalli né per il mio bestiame. Le buone parole
non mi restituiranno i miei figli. Le buone parole
non daranno alla mia gente la salute o faranno
sì che non muoia più. Le buone parole non
daranno alla mia gente una casa dove poter
vivere in pace e prendersi cura di sé. Sono stufo
di sentire buone parole che non portano a nulla.
Il mio cuore diventa triste quando ricordo tutte
le belle parole e le promesse che non sono state
mantenute.
Hein-mot Too-ya-la-kekt (Capo Giuseppe),
Numipu (Nez Percé)
Come potete mostrare la vostra pietà mandando
me e i miei figli in una terra dove non c'è niente
da mangiare se non il legno? Quello è il tipo di
terra lassù, ecco perché piango.
Camaspello, Cayuse
C'era un tempo in cui potevamo sfuggire ai soldati
bianchi. Ma ora anche le rocce sono diventate molli.
Non possiamo poggiare i piedi da nessuna parte.
Non possiamo dormire, perché se udiamo il grido
di un coyote o di una volpe, o una pietra rotolare,
ci svegliamo di soprassalto, temendo che siano
giunti i soldati.
Delche, Tin-ne-áh (Apache Chiricahua)
Il governo vi ha detto dunque di venire e scacciarci
da questa riserva? Il Grande Padre ha detto di
ucciderci tutti cosicché possiate avere la nmostra
terra? Il governo è più potente del nostro Spirito
Padre o è lui il nostro Spirito Padre? Che cosa
abbiamo fatto per cui ci prende ogni cosa che ci ha
dato? I suoi figli bianchi sono arrivati e hanno preso
le nostre montagne, le nostre valli e i nostri fiumi.
E ora, giacché ci ha dato questo piccolo posto senza
che glielo chiedessimo, vi manda qui per dirci di
andarcene? Vedete quell'alta montagna laggiù?
Là non vi è nulla tranne le rocce. È là che il Grande
Padre vuole che andiamo? Se voi sparpagliate i vostri
semi ed essi cadono là, non crescerà nulla perché c'è
roccia. Oh, che cosa dico? So che verrete e direte:
«Andatevene; voglio queste rocce per farmi una bella
casa!».
Egan, Paiute
Sono un uomo rosso.
Se il Grande Spirito avesse voluto farmi
uomo bianco, mi avrebbe fatto subito tale.
Egli ha messo nel cuore dell'uomo bianco
certi desideri e progetti, nel mio ha messo
altri e diversi desideri. Ogni uomo è buono
agli occhi suoi. Le aquile non hanno bisogno
di diventare corvi. Ora noi siamo poveri, ma
siamo liberi. Nessun uomo bianco segue le
nostre tracce. Se dobbiamo morire, moriremo
difendendo i nostri diritti.
Tatanka Yotanka (Toro Seduto),
Hunkpapa Lakota (Sioux)
Se un uomo perde qualcosa e torna indietro
e cerca attentamente la troverà e questo è
ciò che gli uomini rossi stanno facendo ora
quando vi chiedono di dar loro le cose
promesse in passato; e io non penso che essi
dovrebbero essere trattati come bestie, e
questo è il motivo per cui sono cresciuto con
i sentimenti che ho.
Tatanka Yotanka (Toro Seduto),
Hunkpapa Lakota (Sioux)
Lo stato di continua guerra con i Nativi costa molto caro
al governo dei bianchi, favorendo l'industria nascente.
Le necessità di un esercito regolare sono molte e costose.
I risultati non giustificano gli sforzi finanziarii: nel 1868
la lotta contro i Comanche costerà 30 milioni di dollari per
riuscire ad uccidere una ventina di pellerossa. Con profitti
enormi per i mercanti di armi, naturalmente.