

Chi segue questa Via, dovrà tenere i seguenti principii:
1. Non coltivare pensieri sleali
2. La Via si realizza con la pratica
3. Istruisciti in tutti i campi dell'arte
4. Conosci le Vie di tutte le professioni
5. Impara a distinguere il guadagno dalla perdita nelle cose del mondo
6. Sviluppa il giudizio intuitivo e la conoscenza di ogni cosa
7. Impara a percepire ciò che non si può vedere
8. Non trascurare i piccoli particolari
9. Non fare cose inutili
Shinmen Musashi, "Il libro dei Cinque Anelli"
Per le arti marziali lo stato mentale dovrebbe essere "vuoto".
Rilassatevi e assaporate completamente questo momento di benessere,
in modo che il rilassamento non cessi neppure per un istante. La mente
non deve trascinare il corpo così come il corpo non deve trascinare la mente.
Prestate attenzione alla mente, non al corpo. Una volta che avrete affinato
l'intelletto al punto che potrete vedere qualunque cosa, saprete distinguere
i lati positivi e negativi di ogni cosa.
Shinmen Musashi, "Il libro dei Cinque Anelli"
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I Samurai vivono due tipi di vita, quella privata e quella pubblica;
vivono nelle loro case in un modo e sul campo di battaglia in un
altro, ma è un vero soldato soltanto chi vive sempre come se fosse
su un campo di battaglia.
"Hagakure"

Un soldato dovrebbe seguire internamente la via della carità ed
esternamente quella del coraggio; quindi il monaco impari dal
soldato il coraggio e il soldato impari dal monaco la carità.
"Hagakure"
Anche dopo la mia morte io tornerò in vita sette volte per
proteggere la casa del mio signore. Un soldato deve offrire
il suo corpo e il suo spirito al suo signore. Ogni mattino rendi
onore per primo al tuo signore, poi ai tuoi genitori, poi alle
divinità tutelari.
"Hagakure"
Nessun luogo tranne il campo di battaglia può offrire al
Quando sei in battaglia, chiudi la tua mente a ogni altro
pensiero perché se inizi a ragionare sei perduto.
Un Samurai
deve essere pronto alla morte; è dovere di un Samurai morire
gloriosamente ed è una disgrazia fuggire la morte.
Yoshitsune, prima della battaglia
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1. Tutto è possibile quando sei deciso.
2. Metti una pelle di cane dentro casa, ma una di tigre fuori.
3. Sii rispettoso e gentile ma mai indeciso e timido.
4. Non risparmiare gli speroni neppure quando il cavallo è al galoppo.
5. Il coraggio sovrasta tutto.
6. La vita di un uomo finisce, ma il suo nome rimane.
7. L'oro e l'argento si possono trovare sempre, ma non sempre si
trova un uomo buono e la verità.
8. Cercare informazioni anche quando sei informato è cortesia,
cercare informazioni quando non sei informato è saggezza.
Un vecchio Samurai (regole per la propria classe)
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Quando stai sul campo di battaglia chiudi la mente al troppo
ragionare poiché quando cominci a ragionare sei perduto.
Il ragionamento ti priva di quella forza con la quale puoi
aprirti la strada che porta diritto alla meta.
Hagakure
Bushidō significa morte. Ogni mattina, prepara la tua mente su come
morire e ogni sera rinfresca la tua mente con il pensiero della morte.
In questo modo la mente sarà preparata. Quando la mente è sempre
preparata alla morte, la vita sarà molto più semplice. Una volta un
uomo chiese ad un Samurai: «Qual è il senso della morte?».
Il Samurai rispose con una breve poesia: «Quando tutte le cose nella
vita sono false / esiste una sola cosa vera, la morte».
Hagakure
Anche un temporale può essere nostro Maestro. Quando veniamo
sorpresi da un acquazzone, in genere affrettiamo il passo per non
bagnarci, ma anche se tentiamo di ripararci sotto i cornicioni delle
case ci bagniamo ugualmente. Se invece accettiamo di bagnarci fin
dall'inizio, non avremo più esitazioni e certamente non ci bagneremo
più di quanto non dobbiamo bagnarci. Questa consapevolezza si può
applicare a tutte le cose.
Hagakure
Da vecchio, Tetsuzan insegnava: «Un tempo pensavo che nel jujutsu,
a differenza del sumō, bastasse vincere alla fine anche se all'inizio
l'avversario avesse la meglio, ma ora ho cambiato idea. Se cadi sotto
l'avversario all'inizio, finisci col perdere, se prevali all'inizio, vincerai
anche alla fine».
Hagakure
Non basta mantenere la calma di fronte alla sventura. Quando
sopraggiunge una disgrazia, un samurai se ne rallegra e va avanti
con coraggio. Questa attitudine è quanto di più lontano vi sia dalla
rassegnazione. È questo il significato del detto "Quando le acque
salgono, la barca fa altrettanto".
Hagakure
Per un samurai, la prima parola pronunciata in qualsiasi circostanza
è estremamente importante. Con essa egli rivela tutto il suo valore.
Sia in tempo di pace sia in tempo di guerra, basta una sola parola per
rivelare il proprio coraggio: essa dunque è il fiore dell'anima.
Hagakure
Un samurai non si deve mai lamentare, nemmeno nella vita di tutti
i giorni. Non deve mai lasciarsi sfuggire un'espressione di debolezza.
Basta una sola parola, detta senza volerlo, per mostrare quanto vale
veramente chi l'ha pronunciata.
Hagakure
Conosco un monaco così bravo che sa venire incontro alle richieste
di tutti. Oggi in Giappone non esiste un altro monaco come lui.
E non è affatto strano, poiché nessuno oggi è capace di vedere la
realtà delle cose.
Hagakure
Non ci sono più persone rette: oggi quasi nessuno ha voglia di
ascoltare consigli utili e ancor meno di dedicarsi alla ricerca della
verità. Mi capita da diverso tempo di dover fare attenzione nel
parlare con chiunque. Se dovessi dire le cose in modo diretto, per
come la penso, mi attirerei l'odio di tutti.
Hagakure
Quando tutto va bene non si deve diventare arroganti o perdere
il senso della misura. Se non si è in grado di mantenere la prudenza
in condizioni normali, non si potrà recuperare la normalità dopo.
Chi si esalta nella buona sorte vacilla quando la sorte si fa avversa.
Hagakure
Quando si è felici, il pericolo più grande è quello di far crescere
l'orgoglio e l'arroganza. Se non si sta attenti a questo, si corre il
rischio di sbagliare.
Hagakure
Ho vissuto quarantadue anni / Nella sfera mortale della non-azione
Cielo e Terra spariscono / Mentre dico addio alla vita.
Tomoyuki, prima del seppuku
Come il suono della campana è l'eco delle vicissitudini umane, così
il passeggero splendore degli alberi fioriti dimostra che qualsiasi
prosperità incontra il suo declino. Anche i guerrieri finiscono per
cadere, perché sono simili a una lampada esposta al vento.
Heike Monogatari
Se non ponete la vostra mente in nessun luogo, essa vi pervaderà il
corpo diffondendosi in tutto il vostro essere, cosicché quando avrete
bisogno delle mani essa farà lavorare le mani, quando avrete bisogno
dei piedi essa farà lavorare i piedi e così via. Essendo la mente presente,
ovunque ne abbiate bisogno, essa compirà le funzioni di cui avrete
bisogno; se invece fissate la mente in un solo posto essa sarà presa da
posto e le vostre funzioni saranno ridotte. Dovrete lasciare andare la
vostra mente attraverso tutto il corpo, senza indugiare in nessuna
direzione, in questo modo la mente seguirà ciascuna circostanza nel suo
svilupparsi e non perderà d'occhio le azioni degli avversari. Dovremo
tener viva la mente senza indugiare su nulla di particolare. Il Samurai
non deve permettere alla mente di fissarsi sull'avversario, anche se ciò
può significare che non sarà il primo a estrarre la spada.
Maestro Zen Takuan
Quando iniziate a imparare a combattere con la spada, non conoscete
né la giusta posizione, né come si maneggia, così non avete nulla da
considerare mentalmente e se l'avversario vi colpisce, non fate altro
che combattere, senza pensarci troppo. Poi, quando apprendete le
posizioni, le tecniche, la vostra mente sarà occupata da più elementi
che vi frastorneranno quando vorrete attaccare. Ma se praticate
giorno dopo giorno e mese dopo mese le tecniche della spada, non
fisserete più la vostra attenzione e sarete come un principiante che
non sa nulla. In questo senso si dice che il principio e la fine sono la
stessa cosa; quindi l'inconsapevole irruenza del principiante e la
preparazione finale si fondono.
Yagyu Munenori, Samurai
Quando uno non si concentra su nulla, tutto diventa più facile.
Per questa ragione lo zen ha come fine la libertà della mente da
ciò che essa contiene. All'inizio, quando non sappiamo nulla, non
ci poniamo domande; poi, quando si apprendono alcune nozioni,
qualcosa ti blocca e ti rende tutto più difficile. Soltanto quando ciò
che è stato studiato viene assimilato completamente, abbandona
la mente e la pratica subentra alle nozioni; solo allora si agisce
spontaneamente, senza che uno percepisca ciò che sta facendo.
Tutto consiste nel rinunciare apreoccuparsi. Tuttavia se non si
fa pratica, si avranno in mente solo regole che impediranno
di fare qualunque cosa.
Yogyu Munenori, Samurai
La rimozione delle preoccupazioni è necessaria per poter percepire
le intuizioni; se le preoccupazioni non vengono eliminate, esse vi
domineranno e voi non riuscirete a vedere nulla. E, mancando di
vedere, avrete perduto. Vedere con il cuore e con la mente è
fondamentale; solo così i vostri occhi vedono davvero. Il vedere con
gli occhi viene dopo il vedere con la mente e con il cuore.
Yogyu Munenori, Samurai
È patologico pensare ossessivamente a qualcosa e per impedire che
ciò avvenga non resta che tonificare la mente. Quando la mente indugia
su qualcosa, prendono forma vari pensieri che stagnano nella mente;
supponete ad esempio che dieci persone vi colpiscano in successione.
Parando il primo colpo la vostra mente non si sofferma su di esso ma
continuate a parare gli altri. Sebbene la vostra mente lavori dieci volte,
se impedirete che si soffermi su uno di essi in particolare e parerete i
colpi isolatamente, non sarete sconfitti; se la mente si soffermerà su di
un solo colpo, voi lo parerete, ma quando il secondo avversario vi
colpirà voi soccomberete. Quando la mente non si impegna in un punto
particolare riesce a fare più cose contemporaneamente. Se guardiamo
una sola foglia di un albero, non vediamo le altre; se non ci si fissa su
una singola foglia allora si vedono le restanti.
Yogyu Munenori, Samurai
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Nelle cronache di guerra si trovano spesso episodi come il seguente:
Allora un solo cavaliere uscì dalle file dell'esercito. Portava un mantello
color lavanda sopra un'armatura arancione. Galoppò davanti alle schiere
nemiche gridando il proprio nome con voce potente e sfidando un avversario
della sua classe. Poi traendo dal fodero una spada la sollevò davanti all'elmo.
Le due Armate cessarono di combattere per guardare. Un guerriero uscì
dalle file nemiche coperto da un'armatura nera, gridò il suo nome con voce
sonora: «Discendo da una famiglia che per molte generazioni ha seguito la
via del guerriero; perché dovrei aver cara la vita in questa battaglia che deve
decidere le sorti delle nostre Armate? Se alcuni devono essere risparmiati,
che dicano ai nostri figli e nipoti quanto fu leale il mio combattimento».
Mentre parlava i due avversari si lanciarono al galoppo e urtandosi si
aggrapparono l'un l'altro finché caddero da cavallo trafiggendosi a vicenda
con le loro sciabole fino alla morte.
Taiheiki, fine periodo Kamakura (1185-1333)
Gli assedianti si aggrapparono al muro per scalarlo, ma dall'interno gli
uomini tagliavano tutte le corde che lo sostenevano; si trattava di un muro
doppio, per cui più di un migliaio di assalitori furono schiacciati dal suo peso.
Poi gli assedianti scesero nell'acqua del fossato e lanciarono rampini sul
muro ma dall'interno versarono acqua bollente sulle loro teste. Ogni volta
che gli assalitori avanzavano con nuovi metodi d'attacco, gli assediati si
difendevano ricorrendo a nuovi stratagemmi.
Taiheiki, fine periodo Kamakura (1185-1333)
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La Via del samurai è la passione per la morte.
Neppure dieci uomini possono fermare
un uomo animato da questo spirito.
Naoshige
Se non ora, quando?